La Giunta regionale toscana ha formalmente definito le tre aree di crisi regionali, interessate da piani di reindustrializzazione.
Si tratta delle aree di Piombino (con i Comuni del polo siderurigico di Campiglia Marittima, San Vincenzo, Sassetta e Suvereto), di Livorno (con i Comuni di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo), e di Massa Carrara (con i Comuni compresi nella Provincia).
La delibera presentata dall’assessore alle attività produttive, credito e lavoro Gianfranco Simoncini, stabilisce formalmente che in tutti i bandi per interventi o aiuti a sostegno del tessuto produttivo regionale siano inserite corsie preferenziali per le imprese insediate in questi territori. Secondo le caratteristiche dell’intervento o dell’aiuto, questa corsia preferenziale può concretizzarsi in una riserva di risorse, o nell’attribuzione di un punteggio aggiuntivo, una sorta di premio secondo la natura e le caratteristiche dell’aiuto o dell’intervento.
In tutti e tre i casi gli interventi si inseriscono ovviamente nel contesto della definizione di altrettanti Accordi di Programma con il governo, a seguito della richiesta di riconoscimento avviata a livello nazionale. Il riconoscimento di area di crisi complessa nazionale è già da tempo arrivato per Piombino, mentre per Livorno e Massa Carrara l’iter non è ancora concluso.
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